Non si finisce col fracassarsi il naso in terra perché si scrive, ma al contrario si scrive perché ci si fracassa il naso e non resta più altro dove andare. (A. Cechov)

sabato 14 febbraio 2015

Il re pallido, David Foster Wallace

"Di là dalle pianure di flanella, i grafici d’asfalto e gli orizzonti di ruggine sbilenca, e al di là dal fiume tabacco sormontato dagli alberi piangenti e monetine di sole che filtrano sull’acqua della foce, nel punto oltre il frangivento, dove i campi incolti rosolano striduli al caldo antimeridiano: sorgo, farinello, leersia, salsapariglia, cipero, stramonio, menta selvatica, soffione, setaria, uva muscadina, verza, verga aurea, edere, terrestre, acero da fiore, solano, ambrosia, avena folle, vecciua, gramigna, fagiolini spontanei invaginati, tutte teste che annuiscono dolcemente a una brezza mattutina che è la morbida mano di una madre sulla guancia."


Foto: Alessia Zanzi

lunedì 9 febbraio 2015

Il sale della vita :2

Mia figlia:
passare del tempo con lei,
restare senza parole di fronte al suo sorriso,
sciogliermi dentro al suo abbraccio.
Vederla crescere,
insegnarle cose nuove,
stupirmi
(sempre e ogni giorno)
dell'immensità della sua fantasia
e della semplicità dei suoi sogni.
Perdermi nel suo amore